Presentata l’edizione 2006
Saranno lo spirito e l’eredità di Francesco d’Assisi il filo conduttore della seconda edizione del Filmfestival popoli e religioni promosso dall’Istess (Istituto di studi teologici e storico-sociali di Terni) nell’ambito del progetto cinema “Cielo e Terra”, che è stato presentato mercoledì 11 ottobre nella Curia vescovile di Terni dal direttore dell’Istess Stefania Parisi, il vescovo di Terni Vincenzo Paglia, la coordinatrice di Umbria Film Commission Cristina Giubbetti e Stefania Magliani dell’Università di Perugia.
Organizzata in convenzione con il Comune di Terni e con la collaborazione della Diocesi di Terni Narni Amelia, Umbria Film Commission, l’Istituto polacco di Roma e il Polo universitario ternano, l’edizione 2006 della kermesse cinematografica vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Maria Grazia Cucinotta, Dario Viganò, Andrea Piersanti, Liliana Cavani, Yahya Pallavicini, Giuseppe Laras, Lorenzo Balducci, Liliana Cavani, Marcello Colasurdo, Enzo Decaro, Valeria Golino, Pasquale Scimeca e Krzysztof Zanussi, che riceverà il premio alla carriera dalle mani di Jerzy Stuhr.
Nove i film in concorso, provenienti da cinque diversi paesi, a cui si aggiungono i cinque finalisti della prima edizione del concorso “Cielo e terra” per cortometraggi, lungometraggi e documentari, che verranno giudicati da una giuria presieduta da Carlo Fuscagni.
Tra gli eventi in programma nelle cinque giornate del festival, un incontro dedicato alla crisi in medioriente, una tavola rotonda sullo Spirito di Assisi, il concerto di Marcello Colasurdo, una conferenza sulla Santità umbra e un’intera giornata dedicata alla Polonia, paese cui è dedicato quest’anno il “focus” del festival.
FRANCESCO D’ASSISI
Ottocento anni dopo la conversione (al 1206 risale infatti la sua rinuncia ai beni paterni e l’inizio della vita religiosa), l’eredità che Francesco d’Assisi ha lasciato al mondo laico e religioso è molteplice. Se sotto un profilo istituzionale il “Giullare di Dio” ha dato origine a uno dei più grandi e importanti ordini religiosi della Chiesa cattolica, la sua città è diventata il simbolo della pace tra i popoli e il suo esempio rappresenta un punto di riferimento per chiunque ricerchi il dialogo con le altre culture e con le altre religioni, a cominciare dall’Islam.
Francesco d’Assisi è stato infatti il primo religioso cattolico a rapportarsi pacificamente e nel reciproco rispetto con il mondo musulmano, e non solo attraverso la sua storica “missione di pace” dal Sultano d’Egitto. Nella stessa Regola, infatti, il santo di Assisi – con uno spirito straordinariamente moderno – proibì ai frati missionari nei paesi islamici “di fare liti o dispute”, ordinando che “siano soggetti ad ogni creatura umana e confessino di essere cristiani”. Scrivendo poi le “Lodi di Dio altissimo” non fece che adattare la preghiera islamica dei 99 nomi di Dio.
L’eredità lasciata da Francesco in Terra Santa si ritroverà nel dibattito previsto per giovedì 26 ottobre alle 21 al Cityplex Lucioli.
La proiezione di “Private” di Saverio Costanzo, dedicato al conflitto in medioriente sarà infatti introdotta da un incontro con esponenti dell’associazione israelo-palestinese Parent Circle, cui sono attesi anche esponenti della Custodia di Terra Santa, che hanno avuto spesso un ruolo di mediatori, come nel caso dell’assedio alla basilica della Natività.
L’eredità ecumenica di Francesco, raccolta nella sua terra da Giovanni Paolo II e dalla Comunità di Sant’Egidio sarà al centro dell’evento dedicato allo Spirito di Assisi a vent’anni dal primo, storico incontro interreligioso voluto da papa Wojtyla.
Giovedì 26 ottobre alle 18 al Cenacolo San Marco un documentario realizzato in occasione dello stesso filmfestival ternano racconterà l’incontro organizzato ad Assisi dalla Comunità di Sant’Egidio il 4 e il 5 settembre per celebrare il ventennale. Alla proiezione seguirà una tavola rotonda alla quale porterà la sua testimonianza il custode della basilica di Santa Maria degli Angeli Alfredo Bucaglioni e in cui si confronteranno il vicepresidente della Comunità islamica italiana Yahya Sergio Yahe Pallavicini e il presidente dei rabbini italiani Giuseppe Laras.
Tanti saranno poi i francescani che si alterneranno sul palco o sul grande schermo nel corso dei cinque giorni.
Quattro film in programma sono infatti dedicati a frati francescani: “Antonio guerriero di Dio” di Antonio Belluco, dedicato a sant’Antonio da Padova sarà proiettato al Cityplex sabato 28 ottobre alle 9.30.
Lo stesso Francesco d’Assisi sarà invece protagonista del pomeriggio di sabato, con la proiezione del film di Liliana Cavani al Cityplex Lucioli (ore 16), cui seguirà un dibattito con la regista cui prenderanno parte anche l’attore Fabio Bussotti (che nel film interpreta frate Leone), lo storico Alfonso Marini, la teologa Lilia Sebastiani e Krzysztof Zanussi, che a Francesco d’Assisi ha dedicato anni fa uno spettacolo teatrale.
Lo stesso Francesco d’Assisi sarà invece protagonista del pomeriggio di sabato, con la proiezione del film di Liliana Cavani al Cityplex Lucioli (ore 16), cui seguirà un dibattito con la regista cui prenderanno parte anche l’attore Fabio Bussotti (che nel film interpreta frate Leone), lo storico Alfonso Marini, la teologa Lilia Sebastiani e Krzysztof Zanussi, che a Francesco d’Assisi ha dedicato anni fa uno spettacolo teatrale.
E dello stesso Zanussi è “Vita per vita – Massimiliano Kolbe”, che chiuderà al Cityplex la serata di sabato. Martire polacco, che ad Auschwitz offrì la sua vita in cambio di quella di un condannato a morte, Kolbe è particolarmente legato alla città di Amelia, dove visse per un breve periodo e che ricorda anche nei suoi diari.
Francescano decisamente anomalo è invece il protagonista di “Che tempo fa”, commedia di Jerzy Stuhr che verrà proiettata domenica sera alle 19 al Fiamma nell’ambito della giornata dedicata alla Polonia.
Sorta di “Sister act” ai tempi di Solidarnosc, il film racconta la storia di un uomo che si rifugia in un convento di francescani per sfuggire alla persecuzione del regime comunista ma anche ad una vita di frustrazioni, e che viene cacciato quando – in circostanze fortuite – la moglie e il figlio lo riconoscono.
Tra i francescani in carne ed ossa attesi al festival c’è invece frate Bernardino Greco, eremita che ha preso alla lettera l’esempio dato dal fondatore a San Damiano, ricostruendo con le sue mani il romitorio di Cesi, e che porterà la sua testimonianza nella giornata di sabato 28, intervenendo sia all’incontro della mattina con gli studenti che a quello del pomeriggio.
Non saranno però solo uomini, i francescani protagonisti del festival. La giornata di sabato 28 vedrà infatti anche la tavola rotonda dedicata alla Santità femminile in Umbria (ore 16.30, Cenacolo San Marco) e in particolare alla figura di Angela da Foligno, terziaria francescana, cui prenderanno parte Fiorella Giacalone e Maria Gabriella Belgiorno del polo universitario ternano.
FOCUS POLONIA
Se per la sua prima edizione, lo scorso anno, il festival aveva viaggiato lontano raccontando la cultura indiana e la religione sikh, quest’anno il focus torna in Europa e nel mondo cattolico, con una giornata – quella di domenica 29 ottobre – dedicata alla storia e alla cultura della Polonia, organizzata in collaborazione con l’Istituto polacco di Roma.
Aperto dalla proiezione di “Vita per vita – Massimiliano Kolbe” sabato sera alle 22 al Cityplex, il focus Polonia inaugurerà anche la “Notte bianca” al Cenacolo di sabato 28, con “La vita è una malattia sessualmente trasmissibile” di Krzysztof Zanussi.
Domenica mattina alle 11, sempre al Cenacolo, sarà proiettato invece il film vincitore dell’edizione 2006 del Sacrofilm di Zamosc, festival polacco gemellato con “Cielo e Terra”.
Con un omaggio a cinquant’anni di storia della Polonia e a Karol Wojtyla si aprirà il pomeriggio di domenica, con– alle 15.30 – “Da un paese lontano”.
Alle 18 sarà la volta di uno spettacolo musicale e della degustazione di prodotti tipici polacchi, offerti a tutti i presenti. Verrà inoltre presentato ufficialmente il gemellaggio tra il Sacrofilm di Zamosc e il filmfestival popoli e religioni di Terni.
Il pomeriggio si chiuderà alle 19 con “Pogoda na jutro – che tempo fa” di Jerzy Stuhr.
Stuhr è forse il più importante attore polacco contemporaneo: ha lavorato con tutti i grandi maestri del cinema polacco degli ultimi trent’anni, è stato l’interprete prediletto da Kieslowski ed è considerato, suo erede anche come regista.
Sarà lui a consegnare alle 21 il premio alla carriera a Krzysztof Zanussi, con cui ha lavorato in quattro film, di cui due verranno presentati al festival (Massimiliano Kolbe e Da un paese lontano).
Zanussi, che la scorsa estate ha ospitato a Varsavia una delegazione del filmfestival per uno stage di 10 giorni, ha girato proprio a Terni il suo nuovo film, “Il sole nero”, che sarà protagonista dell’evento che chiuderà la serata con la partecipazione anche di Valeria Golino, Kaspar Capparoni e Lorenzo Balducci, interpreti del film.
Per tutta la durata del festival, inoltre, al Cenacolo San Marco sarà allestita una mostra di manifesti cinematografici e grafiche realizzati da Stasys, uno dei più grandi disegnatori viventi.
LA CRISI IN MEDIORIENTE
Il conflitto arabo-israeliano e il rapporto tra ebrei e musulmani, di drammatica attualità, sarà un altro dei temi che ricorreranno più volte nel corso del film.
Se di guerra si parlerà con “Private” (giovedì 26, Cityplex, ore 21, con dibattito), “Paradise Now” (film dedicato a due kamikaze palestinesi che sarà proiettato giovedì 26 al Cityplex, ore 15) e “Mary” di Abel Ferrara (mercoledì 25, ore 20.30), la cultura ebraica sarà approfondita dal film “La passione di Giosuè l’ebreo” di Pasquale Scimeca (giovedì 26 ottobre, ore 9.30, con la presenza del regista) e dall’incontro con il presidente dell’Unione giovani ebrei Tobia Zevi, mentre alla religione islamica saranno dedicate la proiezione di “Viaggio alla Mecca” di Ismael Ferroukhi (Cityplex, ore 9.30 mercoledì 26) e l’incontro con i docenti del Pisai (Cityplex ore 15 di giovedì 27).
Il presidente dei rabbini italiani (Giuseppe Laras) e il vicepresidente della comunità islamica italiana Palalvicini si confronteranno inoltre nella tavola rotonda sullo Spirito di Assisi
IL PROGRAMMA
I lavori del festival si apriranno martedì 24 ottobre nell’aula video della Facoltà di Scienze della Formazione, con una conferenza di Andrea Piersanti (docente all’Università La Sapienza ed ex presidente dell’Istituto Luce) sul tema: “Il cinema come veicolo di spiritualità e cultura: riflessioni e sfide nell’attuale contesto produttivo”.
Alle 21 al Cenacolo verrà proiettato “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman.
Mercoledì 25 ottobre alle 9.30 al Politeama sarà proiettato “Viaggio alla Mecca” di Ismael Ferroukhi, introdotto da uno studioso di islamismo.
Alle 17 negli studios di Papigno si terrà invece l’inaugurazione ufficiale del festival con il saluto delle autorità e la conferenza di Dario Viganò, cui seguirà un rinfresco e un concerto con musiche da film e canti africani.
Alle 20.30, al Politeama, sarà proiettato “Mary” di Abel Ferrara con Juliette Binoche e Stefania Rocca. Storia di un’attrice che dopo aver interpretato la Maddalena in un film su Gesù sceglie di vivere in Terra Santa ritrovandosi nel pieno del conflitto tra israeliani e palestinesi.
Giovedì 26 alle 9.30 al Politeama la giornata si apre con “La passione di Giosuè l’ebreo” di Pasquale Scimeca, alla quale interverranno il regista e Tobia Zevi, presidente del Unione Giovani Ebrei.
Alle 15.00, sempre al Politeama, “Paradise Now” di Hany Abu-Assad, storia di due kamikaze palestinesi, che sarà commentata da docenti del Pontificio istituto di studi arabo-islamici e dal critico Flavio De Bernardinis.
Alle 18 al Cenacolo San Marco è prevista la tavola rotonda sullo Spirito di Assisi con Sergio Pallavicini, Giuseppe Laras, Alfredo Bucaglioni e rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio e la presentazione del volume di Jean Dominque Durand – inserita nel Giovedì del libro dell’Istess – da parte di Rosalia Saco Dulanto.
La serata di giovedì si chiuderà alle 21 con la tavola rotonda sul confitto in medioriente e la proiezione di “Private” di Saverio Costanzo.
La giornata di venerdì 27 ottobre si aprirà con la proiezione e il commento del film “The Crucible”, al Cityplex ore 9.30.
Alle 15, sempre al Cityplex, sarà la volta di “Saba” di Amran Jacobi, premiato all’ultima edizione dell’Alba Film festival, con cui “Cielo e Terra” siglerà un gemellaggio.
Alle 17, ancora al Cityplex, “Lettere dal Sahara” di Vittorio De Seta e incontro dedicato alle problematiche dell’integrazione.
Alle 18, al Cenacolo San Marco verranno invece proiettati i cinque finalisti del concorso Cielo e Terra, alla presenza della giuria che ne decreterà il vincitore.
Alle 21 all’Auditorium del Carmine, infine, concerto di tamurriate napoletane con Marcello Colasurdo, cui prenderà parte anche Enzo Decaro.
Sabato 28 la giornata si apre nel segno dei franscani con la proiezione – alle 9.30 al Cityplex – di “Antonio, guerriero di Dio” di Antonio Belluco, cui seguirà un incontro con padre Bernardino Greco.
Alle 15 al Politeama “Dieci canoe” do Rolf de Heer.
Alle 16.30 al Cenacolo verrà proiettato “La mistica Angela” di Enrico Bellani, docu-fiction su Angela da Foligno, ch sarà seguito dalla tavola rotonda sulla santità femminile in Umbria con Fiorella Giacalone e Maria Gabriella Belgiorno, docenti del polo universitario ternano.
Alle 16 al Politeama sarà proiettato “Francesco” di Liliana Cavani, al quale seguirà un confronto sulla figura di Francesco d’Assisi cui prenderanno parte Liliana Cavani, Fabio Bussotti, Alfonso Marini, Lilia Sebastiani e Krzysztof Zanussi.
Alle 21 ci si sposterà al Fiamma per la premiazione dei film vincitori nelle varie categorie alla presenza di Krzysztof Zanussi, che presenterà il suo “Vita per vita – Massimiliano Kolbe” di Zanussi.
La serata di sabato si concluderà con una “notte bianca” al Cenacolo San Marco, che avrà inizio alle 24 con la proiezione di “La vita è una malattia sessualmente trasmissibile” di Krzysztof Zanussi, in cui la storia di Bernardo di Clairvaux si intreccia con quella di un malato di tumore e con quella di una coppia di fidanzati.
Sempre al Cenacolo si aprirà, alle 11, la giornata di domenica con la proiezione del film vincitore dell’edizione 2006 del Sacrofilm di Zamosc.
Alle 15.30 al Fiamma sarà la volta di “Da un paese lontano” di Zanussi che sarà seguito da uno spettacolo musicale e dalla degustazione di prodotti tipici della cucina polacca.
Alle 19 sarà la volta di “Pogoda na jutro – che tempo fa” di Jerzy Stuhr.
Alle 21 gran finale con la consegna – da parte di Jerzy Stuhr – del premio alla carriera a Krzysztof Zanussi e un evento dedicato al “Sole nero”.
Tutte le proiezioni, le conferenze e i dibattiti sono ad ingresso libero.
IL CONCORSO “CIELO E TERRA”
Sono quasi cinquanta le opere che hanno partecipato alla prima edizione del concorso “Cielo e terra” per cortometraggi, lungometraggi e documentari.
I finalisti nella sezione fiction sono Amor sacro, amor profano di Stefano Terenziani, La pianta di Antonello Novellini e Luca Granato, Polvere di Gianluigi Ceccarelli e Tana libera tutti di Vito Palmieri
I finalisti della sezione documentari sono invece: Santa Maria del Pianto e Italia Solidale di Fabio Carini, Le mille e una notte di via Malagodi di Marzia Canofari, Carlotta Romano, Emanuela De Blasio, Nunzio Papapietro, La fossa degli eroi di Jean-Francois Fardulli.
Un premio speciale per l’impegno sociale andrà invece a Black out di Paolo Valentini, interpretato – tra gli altri – da Enzo Decaro e Debora Caprioglio.
La proiezione di venerdì 27 ottobre alle ore 16.30 presso il Cenacolo San Marco, via del Leone, 12 è aperta al pubblico e sarà presente la giuria, presieduta da Carlo Fuscagni.
Sabato 28 ottobre ci sarà la premiazione e proiezione dei vincitori.
LA CONVENZIONE CON L’UNIVERSITA’ DI PERUGIA
In occasione della seconda edizione del filmfestival popoli e religioni l’Istess ha siglato una convenzione triennale con la facoltà di Scienze della formazione del Polo universitario di Terni per una serie di stage formativi destinati agli studenti dei corsi della facoltà.
Il primo prodotto degli stage è stata la proiezione con dibattito di “Cuore sacro” di Ferzan Ozpetek. Dopo il filmfestival gli stagisti saranno impegnati in altri eventi legati al progetto cinema “Cielo e Terra”.
Gli stage sono trimestrali e consentono agli studenti universitari di accedere fino a 10 crediti formativi.
“ADESSO” MEDIA PARTNER
Come accaduto già per la prima edizione, anche quest’anno la rivista “Adesso” dedicherà un intero numero al filmfestival popoli e religioni, con notizie e approfondimenti sulle tematiche affrontate nel corso della kermesse.
Quest’anno la collaborazione tra la testata e l’Istess proseguirà anche dopo la cinque giorni di proiezioni, con un secondo numero dedicato al progetto “Cielo e Terra”.
La rivista – che ha raccolto l’eredità della storica testata di Primo Mazzolari – sarà distribuita gratuitamente a tutti coloro che prenderanno parte alle proiezioni e alle tavole rotonde.