Bilancio edizione 2009
Sono stati questi i protagonisti della quinta edizione di “Popoli e religioni – Umbria international film fest”, che si è svolta a Terni dal 7 al 15 novembre e ha registrato il miglior risultato assoluto, sia per quanto riguarda l’affluenza del pubblico (oltre mille presenze giornaliere) che per gradimento e qualità dei film e degli eventi.
Affluenza – oltre 1000 presenze quotidiane
Le nove giornate del festival hanno registrato quasi sempre il tutto esaurito, con un leggero calo nella seconda serata di mercoledì (alle 22 per il documentario “Parafernalia”) e un picco in quella di venerdì (Lina Wertmuller e Cecilia Miniucchi) che ha creato problemi di ordine pubblico a causa dell’enorme affluenza di pubblico, che il Cityplex non è stato in grado di contenere.
Tutte le altre serate – da sabato 7 al teatro Verdi a quella di domenica 15 – hanno visto la sala piena, sia in platea che in galleria, con pochissimi posti rimasti liberi.
Grande successo anche per le proiezioni pomeridiane, quelle – ormai tradizionali – con le scuole ma anche per le matinée (novità introdotta quest’anno) dedicate alle retrospettive su Zanussi, Wertmuller e Montaldo.
Il dibattito
“Al festival Popoli e religioni i film escono dallo schermo e scendono in platea” è stato detto durante l’inaugurazione. A caratterizzare il festival si dalla prima edizione sono infatti i dibattiti con l’autore che seguono tutte le proiezioni. Anche quest’anno la maggior parte del pubblico presente alle proiezioni ha scelto di fermarsi per potersi confrontare con il regista sia sugli aspetti estetici sia sul messaggio e i simbolismi delle opere presentate. Molto vivaci anche i dibattiti con le scuole, i tre organizzati in collaborazione con il Laboratorio Athena del Polo universitario ternano e quello che si è svolto in carcere con il vescovo Paglia e i detenuti.
I vincitori
E’ la Romania a trionfare alla quinta edizione dell’Umbria international film fest, dopo una vittoria della Francia (2005) e tre consecutive dell’Italia.
A vincere l’Angelo per il Miglior film è stato infatti “Nuta muta” (Il matrimonio silenzioso) di Horatiu Malaele.
Attore e vignettista oltre che regista, Malaele ha commosso e divertito il pubblico ternano con un film che è stato paragonato a “La vita è bella” per la capacità di raccontare una tragedia attraverso momenti di esilarante comicità: la storia, ambientata nel 1953, racconta di un matrimonio che viene bruscamente interrotto dalla morte di Stalin, e dal conseguente divieto di ogni forma di festeggiamento e della scelta, da parte della famiglia, di continuare a festeggiare, pure se in modo del tutto silenzioso.
Presente non solo sullo schermo ma anche in sala, Malaele ha travolto il pubblico del Cityplex con il suo umorismo e il suo entusiasmo (“Mi congratulo con voi per aver scelto il mio film – ha esordito – perché significa che avete un ottimo gusto!”).
La vittoria è stata decretata, con unanime giudizio, dalla giuria composta dal regista Paolo Bianchini (“Vite a perdere”, “Il bambino sull’acqua”, “Mal’aria”), l’attore e scrittore Fabio Bussotti (“Francesco”, “L’invidia di Velasquez”) e il direttore del Sacrofilm di Zamosc Andrzej Bubela.
Nella sezione documentari si è invece affermato “Il colore delle parole” di Marco Simon Puccioni.
Angelo alla carriera a Giuliano Montaldo: il grande maestro (del quale sono stati riproposti “Sacco e Vanzetti”, “Giordano Bruno” e “I demoni di San Pietroburgo”) ha ricevuto il riconoscimento dalle mani di Steve Della Casa e, oltre a raccontare numerosi aneddoti (e un commosso ricordo di Volontè) ha anche annunciato il suo prossimo film, che si chiamerà “L’industriale”.
Premio del pubblico ancora per la Romania: il voto web espresso dagli utenti del sito Cieloeterra.info nel corso dell’anno ha infatti incoronato “Pa-ra-da” di Marco Pontecorvo, la storia vera del clown francese Miloud, che ha letteralmente tirato fuori dalle fogne di bambini di Bucarest per trasformarli negli artisti di un circo itinerante.
Il film era stato presentato, fuori concorso, lo scorso anno, da un’esponente della fondazione Parada insieme a Maria Grazia Cucinotta.
Anche quest’anno gli utenti del sito www.cieloeterra.info potranno votare i film fuori concorso fino alla prossima edizione di “Popoli e religioni”.
Integrazione e immigrazione
Tema della quinta edizione di “Popoli e religioni”, ha toccato praticamente ogni evento del festival: dal concorso alle retrospettive, dai dibattiti, fino agli eventi speciali, come la presenza, alla serata di sabato, di una comunità arbresche: un gruppo etnico arrivato in Italia dall’Albania nel XVI secolo che, pur essendo perfettamente integrato, è riuscito a mantenere vive le tradizioni, la musica e persino la lingua.
Particolarmente acceso è stato poi il dibattito seguito alla presentazione – in biblioteca – del volume “Diversi e divisi – diario di una convivenza con l’Islam” di Nello Rega. Un libro particolarmente critico nei confronti della religione musulmana, costato anche ripetute minacce all’autore (che gira sotto scorta) da parte del fondamentalismo islamico.
Focus Africa
Dopo l’India, la Polonia, l’America Latina e la Cina quest’anno il focus è stato dedicato all’Africa, a pochi giorni dal sinodo africano e a meno di un anno dai primi mondiali di calcio africani.
Oltre alla proiezione di numerosi film, il focus ha visto anche – domenica 15 – la presenza della comunità africana di Terni che ha preparato una degustazione di piatti tipici del continente e uno spettacolo musicale che ha animato l’intero pomeriggio.
Autentici testimonial del focus sono stati Yaguine e Fodè, i due adolescenti guineani che nel 1999 scrissero una lettera indirizzata “alle loro eccellenze i governatori d’Europa” e morirono nel tentativo di consegnarla personalmente, nascondendosi nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles.
La lettera di Yaguine e Fodè, è stata letta, nel corso delle serate del festival, da Maria Grazia Cucinotta, Paco Reconti, Paolo Baiocco e Fabio Bussotti. Domenica 15 a leggerla sono stati invece due bambini africani che vivono a Terni.
Clou del Focus Africa, domenica 15 novembre, è stata la performance esclusiva con cui Francesco Salvi e altri due bambini della comunità africana hanno interpretato una scena tratta dal film che il regista Paolo Bianchini sta preparando sulla storia dei due adolescenti.
Ternani alla ribalta
Come ogni anno, il festival ha voluto valorizzare anche talenti locali che si stanno facendo strada nel mondo del cinema nazionale e internazionale.
RICCARDO PALLADINO, regista e documentarista. Collaboratore in passato, dello stesso festival “Popoli e religioni”, quest’anno ha partecipato al concorso con “Slumdogs”, dedicato alle baraccopoli di Korogocho, in Kenya.
RICCARDO LEONELLI, attore. Anch’egli storico collaboratore di “Popoli e religioni” (l’anno scorso ha presentato le serate principali), proprio sul palco del festival ha conosciuto, tre anni fa, Krzysztof Zanussi, che lo ha voluto nel suo film “Le voci interiori”, presentato in anteprima nazionale domenica 8 novembre.
PAOLO BAICOCCO, regista. Apprezzato in tutto il mondo per le sue direzioni di opera lirica, mercoledì 11 novembre ha presentato una performance live ispirata al film “Perdere la testa per amore”, produzione cinematografica interamente ternana e dedicata a San Valentino, attualmente in fase di preparazione.
CECILIA MINIUCCHI, regista. Ternana che vive ormai da anni a Los Angeles, ha presentato in anteprima nazionale il suo primo film, girato a Hollywood con Samantha Morton (due volte candidata all’Oscar) e Jason Patric e prodotto da Fred Roos (produttore di Francis Ford Coppola e di Sofia Coppola), che ha partecipato anche al festival di Cannes. Il film è stato introdotto da una leggenda del cinema italiano come Lina Wertmuller, che di Cecilia Minucchi è stata insegnante.
FRANCESCO
Primo cristiano ad aver dialogato con l’Islam, anche quest’anno Francesco d’Assisi ha avuto una serata tutta sua, con la presentazione del primo film a lui dedicato (“Frate sole”, del 1918), un incontro con Francesco Salvi (Francesco in “Il giorno, la notte. Poi l’alba” di Paolo Bianchini) e Paco Reconti (Rufino in “Francesco” di Liliana Cavani) e la proiezione del documentario dedicato a Bernardo da Quintavalle di Marco Mattia, al termine del quale il vescovo Vincenzo Paglia ha lanciato la proposta di un film dedicato ai cinque protomartiri francescani, tutti originari della Diocesi di Terni.
LO STAFF
“Popoli e religioni – Umbria international film fest” è ideato dal vescovo di Terni Narni Amelia e presidente della Commissione Cei per l’Ecumenismo e il dialogo Vincenzo Paglia, promosso dall’Istituto di studi teologici e storico sociali di Terni diretto da Stefania Parisi e organizzato dall’associazione “Cielo e Terra” diretta da Arnaldo Casali.
Direttori artistici sono Matteo Ceccarelli e Alessandro Minestrini.
Il festival gode del sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali, il Comune di Terni, la Regione dell’Umbria e la Fondazione Carit e del patrocinio del Pontificio Consiglio per la cultura.
DOPO IL FESTIVAL
ADESSO
E’ tutt’ora in distribuzione gratuita, al Cenacolo San Marco (via del Leone, 12), il punto Cultura del Comune e in altri luoghi della città il numero di “Adesso” interamente dedicato alle tematiche affrontate dal festival Popoli e religioni 2009.
“Adesso”, dal Campus universitario Cenacolo San Marco, ha cadenza trimestrale, e rappresenta il prodotto del Laboratorio giornalistico del Campus universitario Cenacolo San Marco, aperto a tutti e gratuito, che si riunisce tutte le settimane (info 0744424786 – adesso@reteblu.org).
RASSEGNE
Da gennaio partirà la rassegna “Cielo e Terra” dedicata ai più belli e importanti film proiettati nel corso delle prime cinque edizioni del festival “Popoli e religioni”. La rassegna si svolgerà al Cenacolo San Marco la domenica alle 17.30.
Intanto in collaborazione con la Comunità polacca, sono previste due proiezioni dedicate al cinema polacco: mercoledì 25 novembre alle 16.30 e alle 21 “Katyn” di Andrzej Wajda. Mercoledì 2 dicembre alle 16.30 e alle 21 “Grossa bestia” di Jerzy Stuhr.
Un’altra rassegna, riservata alle scuole, sarà dedicata ai film sui preti, e vedrà – tra gli altri – “In memoria di me” di Saverio Costanzo e “Alla luce del sole” su don Pimo Puglisi.
In primavera riprende inoltre “Tutto Francesco”, la rassegna dedicata a tutti i film su Francesco d’Assisi partita a settembre ad Amelia e proseguita a Terni al Santuario di San Francesco e allo stesso festival.
IL BILANCIO
Contributi: Minister: 70mila euro, Regione 10mila euro, Comune 7mila euro, Eon 10mila euro, circoscrizioni circa 3500 euro, Fondazione Carit 12mila euro, Banca Carit 5mila euro, Fondazione MPS 5mila euro, Banca Popolare di Spoleto 3mila euro.
Alcune cirfre di spesa attestanti la ricaduta economica sul territorio: pernottamenti n.80 – 2378 euro, pasti 5mila euro, viaggi 10mila euro, sottotitolature 15mila euro, trasporto pellicole 6mila euro.
Uscite complessive: 143.000 euro.