UNA TRAGEDIA A LIETO FINE AL FESTIVAL POPOLI E RELIGIONI

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“I signori d’Europa non hanno mai dato risposta. Come si fa a non rispondere all’appello di ingenuità di due bambini che hanno creduto in noi, che credevano che l’Europa non sapesse ciò che accadeva in Africa?”.

La lettera di Yaguine e Fodè, i due bambini guineaiani che nel 1999 scrissero “alle loro eccellenze i governatori d’Europa” e tentarono di consegnare personalmente la lettera nascondendosi nel vano carrello di un aereo diretto a Toronto, è finalmente arrivata sullo schermo del festival Popoli e Religioni.

Dopo quattro anni di attesa – durante il quale il progetto di Paolo Bianchini e stato protagonista di ben tre serate-evento alla kermesse ternana (tra cui una scena interpretata dal vivo nel 2009 e alcune sequenze proiettate in anteprima lo scorso anno) – Il sole dentro è stato finalmente proiettato nel corso di un’affollatissima serata al Cityplex Politeama.

Sul palco del Bianchini, assieme alla moglie (nonché co-sceneggiatrice e produttrice del film) Paola Rota e a Francesco Salvi hanno raccontato i retroscena di un film che si è posto l’obiettivo di rispondere a quella lettera con una lettera che raccontata – parallelamente – la vicenda di Yaguine e Fodè e quella degli “scafisti del calcio” che vanno alla ricerca di giovani talenti nel sud del mondo.

“Gli abitanti  di poveri villaggi vendono “cavoli e capre” nella speranza che questi piccoli diventino campioni, e possano poi riscattare il villaggio d’origine dalla povertà – racconta Bianchini –  ma questi criminali  hanno il coraggio di abbandonare i bambini, come cani, quando si rendono conto che poi non sono cosi prodigi come sembra”.

“Tutto diventa mercato – aggiunge Bianchini con amarezza – anche questo film subisce le leggi selvagge del mercato: è di oggi la notizia del ritiro del Il Sole dentro da molte sale cinematografiche, nonostante il pubblico risponda benissimo. Ma non siamo un cinepanettone”.

Francesco Salvi, da parte sua, sottolinea come Il Sole dentro sia un prodotto anche ternano. “I ternani devono sentirsi fieri di questo progetto, perché possiamo dire che è partito tutto da questa città”.

Gli appuntamenti di oggi

Le proiezioni del 21 novembre si aprono alle 16 con la proiezione del documentario in concorso Oro bianco, a seguire “Lessico famigliare” con L’Apocalisse in pantofole di Francesco Franceschini e – alle 17.30 – il documentario La Chiesa altrove di Maite Carpio e l’incontro con i rappresentanti dell’associazione Aiuta la Chiesa che soffre.

In serata il documentario Sarajevo Adesso realizzato dal direttore artistico del festival Arnaldo Casali insieme a Michael Spezzi, Michelle Crisantemi e Michele Annesanti della redazione di “Adesso”, e il documentario su Nino Manfredi firmato dal figlio Luca.

Gli appuntamenti di giovedì 22 novembre

Gli appuntamenti per la giornata del 22 novembre si aprono alle 16 con il documentario in concorso Inshallah di Riccardo Tappo sui profulghi del nord africa che vivono a Ferentillo. A seguire When day breaks di Gorran Paskalijevic. Una scoperta in un ex campo sterminio nazista conduce un professore di musica in pensione a scoprire il segreto delle sue origini.

Alle 21:00  Limen di Emiliano Dante, film  che esplora la possibilità di un fondamentalismo cristiano su un modello quaedista e, allo stesso tempo, di una relazione tra concezione divina giudaico-cristiana  e  l’evoluzione tecnologica occidentale.

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