ALESSANDRO D’ALATRI
Bambino prodigio, viene notato a una recita scolastica da Luchino Visconti, che lo fa debuttare a teatro nel Giardino dei ciliegi; nel 1969 esordisce sul grande schermo con il film Il ragazzo dagli occhi chiari di Emilio Marsili; interpreta molti sceneggiati televisivi e recita nel film premio Oscar Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica. Passa alla regia agli inizi degli anni ottanta, dirigendo alcuni tra i più celebri spot pubblicitari della storia della televisione: tra questi “Ciribiribì Kodak”, “Antonio fa caldo”, “Hatai Paraflu” e le serie della Telecom con il condannato a morte interpretato da Massimo Lopez e quella della Lavazza ambientata in paradiso con Massimo Lopez e ripresa, anni dopo, con Enrico Brignano.
Ha lanciato al cinema Kim Rossi Stuart con Senza pelle, Fabio Volo con Casomai (che ha presentato anche all’appuntamento Popoli e Religioni di San Valentino nel 2009 e al festival gemellato Sacrofilm di Zamosc nel 2014) e Paolo Bonolis con Commediasexi. Attualmente è sul set del telefilm I bastardi di Pizzo Falcone.
Nel 2008 ha ricevuto l’Angelo alla carriera del festival Popoli e Religioni e ha presentato il film I giardini dell’Eden sulla giovinezza di Gesù, due anni dopo ha vinto il premio del pubblico con Sul mare. Nel 2012 ha presentato il libro Tra cielo e terra. Cinema, artisti e religione di Arnaldo Casali, nel 2014 il documentario Dio in Tv mentre nel 2015 ha celebrato con una serata i 20 anni delle pubblicità in paradiso della Lavazza.
Lo scorso anno ha presentato il corto La legge del numero uno, e per i detenuti del carcere di Terni la webserie La scuola della notte (entrambi girati in carcere), inoltre nella scorsa edizione del festival è stato presentato anche il film The StartUp.
Quest’anno presenta il suo primo lavoro televisivo: il film In punta di piedi, il giorno prima la trasmissione dell’ultima puntata del suo I bastardi di Pizzofalcone.