Lucilla Galeazzi

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Tra le più importanati cantanti folk italiane, è nata a Terni e si è avvicinata alla musica popolare dopo l’incontro con l’antropologo umbro Valentino Paparelli e con lo storico Sandro Portelli. Ha lavorato con tutti i più importanti nomi della musica etnica, da Roberto De Simone ad Ambrogio Sparagna fino a Giovanna Marini e ha dedicato gran parte della sua opera alla valorizzazione della musica popolare umbra.
Nel 2006 ha vinto il premio Tenco con l’album Amore e acciaio, nel 2012 ha collaborato con l’ensemble vocale femminile marocchino B’net Houariyat, mentre con l’album Festa Italiana ha celebrato i canti rituali del maggio e delle festività carnevalesche con cui, nel 2015, ha debuttato debutta alla Carnegie Hall di New York. Nel 2014 ha varato due progetti importanti dedicati alla Grande Guerra, di cui è anche autrice: il primo con Moni Ovadia, Doppio fronte. Oratorio per la Grande Guerra, e il secondo dedicato alla visione femminile della Seconda Guerra Mondiale: Il fronte delle donne. Il 25 aprile 2015 esce il disco Bella Ciao e nel 2016 lo spettacolo La nave a vapore dedicato alla storia ultracentenaria dei grandi movimenti migratori degli italiani dalla fine dell’800 ai nostri giorni.
Nel 2015 ha parteciato al Terni Film Festival consegnando l’Angelo alla carriera ad Ascanio Celestini, con cui aveva realizzato – nel 2002 – lo spettacolo Sirena dei mantici dedicato alle acciaierie di Terni.

Ha debuttato al Terni Film Festival l’anno scorso con il film Il contagio vincendo il premio per la migliore colonna sonora, che ritirerà quest’anno.

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