Nove giorni di incontri: 80 film da 22 paesi e cinque continenti
Il Terni Film Festival non lascia: raddoppia. I drammatici sviluppi dell’emergenza sanitaria hanno costretto la kermesse dedicata al dialogo tra popoli e religioni a riscrivere completamente la sua formula ad appena due settimane dal debutto, ma l’organizzazione ha deciso di affrontare la pandemia come un’occasione di crescita.
“Il nostro è un festival che si occupa di pace e di dialogo – spiega il direttore artistico Arnaldo Casali – e questa nonviolenza la vogliamo applicare anche al Covid-19: noi non vogliamo combattere contro il virus, noi vogliamo lasciarci interrogare da questa pandemia. Non vogliamo tornare alla normalità, noi vogliamo fare un festival eccezionale”.
Ecco dunque che il Terni Film Festival, dopo quindici anni, stravolge completamente la sua formula approdando online: dal 7 al 15 novembre tutte le opere in concorso potranno essere visionate liberamente sul sito (www.istess.it e www.ternifilmfestival.it) h24, mentre sui profili facebook e youtube vanno in onda in diretta (alle 16.30, 18 e 21) gli incontri con gli ospiti, collegati tramite web da tutto il mondo.
“Non sarà un surrogato del festival in presenza, vogliamo sfruttare tutte le potenzialità che questa situazione ci offre per fare qualcosa di ancora più bello: non avendo più limiti di spazio e di tempo abbiamo quindi moltiplicato le opere in concorso”. Ogni categoria, infatti, presenta in media il doppio dei film rispetto allo scorso anno. Stessa cosa per quanto riguarda gli ospiti.
Resta il fatto che un festival è soprattutto un occasione di incontro: il piccolo schermo non può quindi sostituire la sala cinematografica. Per questo motivo in primavera è prevista una “seconda ondata” di festival: “Abbiamo rinviato il focus – quest’anno dedicato alla Sabina – gli spettacoli teatrali, i concerti, i convegni, ma anche le premiazioni”.
La giuria internazionale, composta da Francesco Salvi, Catherine McGilvray ed Elena Bouryka, quindi, avrà almeno quattro mesi di tempo per valutare le opere, così come le giurie popolari. Ad aprile nel corso della seconda ondata verranno proiettati – insieme ai film fuori concorso (come Contagion di Soderbergh, Abbi fede di Giorgio Pasotti e Bar Giuseppe di Giulio Base) anche i finalisti e i vincitori.
Le collaborazioni
Giunto alla sedicesima edizione, il festival organizzato dall’Istess con la Fondazione San Martino e Laboratorio Idea – sostenuto dal Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Umbria e decorato da cinque anni con la Medaglia del Presidente della Repubblica – ha davvero contagiato tante realtà: tra i partner di questa edizione, infatti, ci sono la nuova gestione del Cinema Politeama di Terni, il Centro Arti Opificio Siri, il Dipartimento Europeo per la tutela degli Androidi, la Pontificia Accademia per la vita, il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, l’Università Salesiana, quella di Perugia e Tor Vergata, Signis International e la Fondazione Ente dello Spettacolo.
I film
Sono 80 le opere in concorso che possono essere viste gratuitamente collegandosi al sito internet dell’Istess (www.istess.it) e del festival (www.ternifilmfestival.it).
Si tratta di 11 film (di cui 4 anteprime nazionali e un’anteprima assoluta), 25 documentari e 44 corti provenienti da 22 paesi diversi e 5 continenti. La parte del leone la fa l’Italia con 43 opere in gara, seguita da Israele e Francia (5 ciascuno), Germania, Turchia e Gran Bretagna (3), India e Polonia (2). Rappresentati anche Iran, Brasile, Marocco, Taiwan, Norvegia, Australia, Stati Uniti, Danimarca, Irlanda, Bhutan, Estonia, Austria, Portogallo e Russia.
Tra le opere in concorso troviamo un film selezionato per l’Oscar – Omar and Us di Maryna Er Gorbach e Mehmet Bahdir Er, vincitore del premio ecumenico al Festival di Varsavia e proiettato per la prima volta in Italia – Un eretico in corsia, la vicenda di padre Alberto Maggi interpretata da un cast di eccezione che comprende Fabio Ferrari, Ninni Bruschetta e Mauro Serio, Ciao Luca, struggente documentario autobiografico dell’attore Luca Di Giovanni, Luther Blisset, storia del più celebre collettivo artistico italiano e Tg Suite di David Riondino, che torna a Terni dopo aver vinto l’edizione del 2016 con Il papa in versi ed essere stato presidente di giuria l’anno seguente.
Raccontare la pandemia
Tanti i film incentrati sulla pandemia e girati durante la quarantena: dall’apocalittico Epitaffio Brasiliano al marocchino Exodus, dall’indiano Tik Tak fino agli italiani La vita dentro, Duende, There is always hope, debutto di Carolina D’Alatri e Francesco Rampi, Come rivalutare l’educazione scolastica di Educazione Cinica e due opere collettive realizzate a casa da tanti nomi del cinema italiano: The Wise di Ivan Pascal Sella (con Cristina Chiabotto, Gianluigi Nuzzi e Giulio Base) e Pandemia di Angelo Longoni (con Michela Andreozzi, Luca Argentero, Alessio Boni, Roberto Ciufoli, Pietro De Silva, Eleonora Ivone, Maria Rosaria Omaggio, Giorgio Pasotti, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino e molti altri).
Immigrazioni e dialogo tra popoli e religioni
Come sempre tra i temi affrontati dai film ci sono le problematiche legate all’immigrazione (Apolide, C’è di mezzo il mare, Chedly, Josef in Exile, Krenk, La via del ritorno, Balkan Route, Capaci di volere, Nowhere) e il confronto tra popoli e religioni, come nell’indiano Taj Mahal sui rapporti tra musulmani e induisti, il turco Mother Mariam (con la sola cristiana in un villaggio di musulmani), la storia di un’ebrea ultraortodossa raccontata in Simple Things, e Border of pain sui rapporti tra israeliani e palestinesi.
Gli ospiti
Tanti gli ospiti che animano – ognuno da casa – questa sedicesima edizione del festival del cinema di Terni: da Krzysztof Zanussi alla madrina storica Maria Grazia Cucinotta, Annalisa “Congiunta modello” Aglioti, Ninni Bruschetta, la web star Michela Giraud, Adelmo Togliani, Giorgia Surina, l’esperto di roboetica Paolo Benanti, Guglielmo Poggi, Maurizio Lombardi, Zed Robot e il vero robot TeoTronico, Riccardo Leonelli, suor Veronica Donatello, l’ambasciatore dell’Unione Europea in India Ugo Astuto, il vaticanista Riccardo Cristiano, Giorgia Surina, Giulio Base (che riceverà il Premio FuoriCampo 2020 assegnato insieme ai festival Tertio Millennio di Roma e Religion Today di Trento), il Re delle Fake News Ermes Maiolica e il fondatore di Luther Blisset Dario Trepedino, Cristina Puccinelli, Matteo Vicino, Alessandro Parello e Federico Ielapi, il “Pinocchio” di Garrone qui nelle vesti del giovane Tesla, e ancora Bruno Colella ed Eugenio Bennato, l’ex funzionario Onu e inviato in Iraq dal Vaticano Jean-Marie Benjamin e il teologo Gilfredo Marengo, Marialuna Cipolla e Marzia Ubaldi, che si esibirà con il violoncellista Maurizio Massarelli in un omaggio a Dante Alighieri.
Ci sarà anche Luca Parmitano, l’astronauta dei record, che in collegamento dagli Stati Uniti presenterà il documentario di Gianluca Cerasola di cui è protagonista. Non mancherà un omaggio a Gigi Proietti, originario proprio del territorio ternano e presente con un documento esclusivo.
Focus sull’Intelligenza artificiale
La giornata di domenica 8 novembre è interamente dedicata a intelligenza artificiale e roboetica: tra i film sul tema i-rony, NeoKosmo di Adelmo Togliani, Nikola Tesla di Alessandro Parrello, il francese Pipo and Blind Love, Reality 2.Zero, l’americano Relative Living e Off di Guglielmo Poggi, presentato in anteprima assoluta.
La giornata prevede incontri, spettacoli e tavole rotonde realizzate con la collaborazione della Pontificia Accademia per la vita, l’Università Salesiana e il Dipartimento Europeo per la Tutela degli Androidi.
Tra gli ospiti l’attrice e conduttrice Giorgia Surina, l’attore Maurizio Lombardi, don Andrea Ciucci e padre Paolo Benanti della Pontificia Accademia per la vita, Maurizio Balistreri, David Zed (il celebre “Zed Robot”), il collettivo artistico Dustyeye e il robot pianista TeoTronico. Verrà inoltre presentato un robot messo a punto dall’Università Tor Vergata di Roma che è in grado di diagnosticare il Coronavirus attraverso la voce.
I progetti Innovater
Il progetto Innovater promosso dall’associazione San Martino e Laboratorio Idea, prevede il potenziamento dei luoghi di ascolto, supporto e aggregazione sociale oltre ad azioni sperimentali come l’abitare sociale e particolari forme di inclusione. Nel corso dei nove giorni verranno presentati diversi lavori del progetto, come i corti La partita, la presentazione delle Opere Segno della Regione Umbria e un’opera di realtà virtuale realizzata con la telecamera 360°.
Il primo concorso di realtà virtuale
Per la prima volta ad affiancare il concorso per film, documentari e corti ce ne è anche uno riservato ad opere di realtà virtuale e aumentata. Paradossalmente, queste ultime saranno le uniche a poter essere fruite dal vivo: durante tutto il festival, infatti, presso il Centro Innovater di via Vollusiano a Terni sarà possibile – previa prenotazione all’indirizzo redazione.popoliereligioni@gmail.com – visionare le opere in concorso e quelle realizzate da Innovater.
Una produzione originale su Francesco d’Assisi
La nove giorni si concluderà con l’anteprima assoluta di un corto prodotto dallo stesso festival. “Avremmo dovuto concludere le nove giornate con uno spettacolo teatrale su Francesco d’Assisi – spiega Casali – non potendo andare in teatro, abbiamo deciso di trasformarlo, con lo stesso budget, in un piccolo film”.
Frate Foco e Frate Lago, diretto da Filippo Lupini, scritto dallo stesso Casali e interpretato da Riccardo Leonelli, racconta il passaggio di Francesco d’Assisi a Piediluco e si avvale delle musiche di Marialuna Cipolla. “Si tratta di un piccolo concentrato di eccellenze storiche, spirituali, paesaggistiche e artistiche del territorio ternano”.
La “seconda ondata”
La seconda fase del Terni Film Festival 2020 è prevista per la primavera 2021 (presumibilmente dal 14 al 18 aprile) e, oltre alle proiezioni dei film finalisti e alle premiazioni, prevede il convegno sui protomartiri francescani con Vincenzo Paglia, Pietro Messa e Franco Cardini, un incontro su cinema, famiglia e adozione all’Istituto Giovanni Paolo II a Roma con Cristiana Capotondi e Alessandro D’Alatri e il focus dedicato alla Sabina con visite guidate a Vacone, Vescovio e Cottanello, concerti, rievocazioni storiche, presentazioni di libri, degustazioni di prodotti tipici e voli con il parapendio.
Sabato 7 novembre l’apertura con la sperimentazione del vaccino, la ricerca su Fellini ed Lsd e la storia di padre Alberto Maggi.
La sedicesima edizione del Terni Film Festival si aprirà sul canale youtube e sul profilo facebook del festival sabato 7 novembre alle 16.30 con l’inaugurazione a cui prenderanno parte, tra gli altri, il presidente onorario Krzysztof Zanussi, il vescovo di Terni Giuseppe Piemontese, il vicesindaco e assessore alla cultura Andrea Giuli, la dirigente dell’assessorato alla cultura della Regione Umbria Antonella Pinna, la presidente di Signis Europa Magali Van Reeth, Loris Nadotti dell’Università di Perugia, il presidente dell’associazione San Martino Francesco Venturini e la giuria internazionale composta da Francesco Salvi, Catherine McGilvray ed Elena Bouryka.
Nel corso della giornata verrà consegnato virtualmente l’Angelo alla carriera ad Andrzej Bubela, direttore del festival Sacrofilm di Zamosc, in occasione dei 25 anni della kermesse polacca.
Non mancheranno testimonianze sull’emergenza sanitaria da varie zone del mondo: Loredana Franza racconterà quello che sta accadendo in Svezia, mentre lo psichiatra Antonio Metastasio in collegamento da Cambridge parlerà della sperimentazione del vaccino per il Covid-19, al quale si è sottoposto come volontario, ma anche di un innovativo progetto di ricerca sul rapporto tra Federico Fellini e l’Lsd.
Non mancherà la satira con Annalisa Aglioti, che parlerà di chiusura dei teatri e proporrà la sua “Congiunta modello” e Michela Giraud di Educazione Cinica, mentre Eleonora Pellegrini proporrà – uno al giorno – i suoi tautogrammi dedicati alla quarantena.
Alle 21 il regista Bruno di Marcello presenterà il film in concorso Un eretico in corsia che racconta la storia di padre Alberto Maggi. Al suo fianco ci sarà il vero Alberto Maggi e l’attore che lo interpreta – Ciro Scalera – insieme al resto del cast, composto tra gli altri da Mauro Serio, Ninni Bruschetta e Fabio Ferrari.